Il progetto in questione prende il nome di "macchina inutile", un chiaro esempio di imitazione dell'artista Bruno Munari. 

Progetto il cui fine è quello di coniugare le seguenti richieste: dinamismo di una forma indefinita, cinetismo, spazialità, programmazione, casualità, astrazione, installazione, instabilità percettiva, creazione di forme naturali